Cologna Veneta. Capita che lavoratrici migranti entrino in sciopero…

Questa vicenda racconta che cos’è il Nordest. Chiaramente, almeno, quanto potrebbe farlo il racconto della penetrazione della camorra al Nord. Nordest dell’efficienza e dell’imprenditorialità autonoma. Nordest del lavoro schiavile e delle nuove servitù.

Donne, marocchine e in nero. Quale altro reagente può far emergere con più nitida chiarezza cosa è il lavoro precario, oggi, in Italia?

Continue reading “Cologna Veneta. Capita che lavoratrici migranti entrino in sciopero…”

Un movimento del presente

Luca Casarini sulla giornata del 14 dicembre a Roma (da www.globalproject.info)

La giornata di ieri a Roma può essere definita, secondo me, una giornata storica, fuori da qualsiasi tipo di esercizio apologetico di qualcosa oppure di “tifoserie” o di banalizzazioni da una parte e dell’altra.
Storica perché succede nella storia che si saldino a volte, nella società, alcuni elementi che poi tutti insieme formano, danno la caratteristica, diciamo così, di svolta, di un punto profondo di modificazione di ciò che è stato prima e di ciò che sarà dopo.
Questo è successo a Roma perché in realtà è stata una giornata caratterizzata da diversi elementi.

Continue reading “Un movimento del presente”

Verona, sab 2 ott: migranti in piazza per i diritti

A Verona le lentezze riguardo al rilascio dei permessi di soggiorno relativi alla sanatoria 2009 si incrocia con la truffa nella quale molti migranti sono incorsi per aver pagato pratiche di regolarizzazione inesistenti. Nella truffa sono coinvolti sindacalisti gialli e politici della lega.

Cittadinanza globale, la sigla di autorganizzazione dei migranti di Verona e Provincia, chiama i migranti ad un Presidio sotto la Prefettura, in Piazza dei Signori,

SABATO 2 OTTOBRE dalle ore 11

Inizia un nuovo percorso di autorganizzazione dal basso.
Oltre le lotte contro la precarietà e le iniziative nella crisi organizzate come USB, riprendono nuovi percorsi di cittadinanza.
Per la libertà di movimento e il diritto di restare.

Report da Rovigo, Zelo, Ceneselli – No C.I.E. nè qui nè altrove

Sabato 24 settembre 2010 – Clandestino Day a Rovigo per dire No a tutti i C.I.E.

I veronesi del lab. soc. DI.N.O. arrivano a Rovigo. Il presidio è già in corso in piazza Matteotti, dove si succedono gli interventi.


In manifestazione verso piazza d’Armi, da dove deve partire il corteo d’auto verso Zelo-Ceneselli.

Il corteo d’auto è partito. Tanta polizia, forse perché si aspettavano un saluto a Maroni in quel momento sgradito ospite di Rovigo. C’è talmente tanta polizia che ci aiuta nell’intento di creare un bel blocco stradale!


Da Verona a Rovigo: no C.I.E. – clandestino day

Da Verona a Rovigo: No a tutti i C.I.E.
Nè qui nè altrove

Da Verona: partenza alle ore 16.00 dal metropolis
via Nicola Mazza 63/A

Questo il programma per il Clandestino Day a Rovigo:
ore 17.00
sit in in piazza Matteotti a Rovigo
“No a tutti i Cie”, interventi delle associazioni del coordinamento No Cie del Polesine, con delegazioni da altre province del Veneto.

ore 18.00
corteo in centro verso piazza D’armi
partenza per Zelo-Ceneselli in auto

ore 21.00
sala consiliare di Ceneselli, “Apriti Cie”, incontro-dibattito
con Nicola Grigion (Progetto Melting Pot Europa), Andrea Bellavite (giornalista), don  Albino Bizzotto (Beati costruttori di pace), Livio Ferrari (garante dei detenuti).
Modera Nicola Chiarini, giornalista

Verona. Assalto a DI.N.O.

comunecomune

comunecomune

La tempistica non è quella di cui parla Tosi su L’Arena di oggi (25 giugno 2010). La tempistica, caso mai, è l’uscita di un articolo di questo tipo proprio ora.

Provo ad andare con ordine.

1. Sulla tempistica dell’orso
Ho preso casa all’ex concessionaria di Corso Venezia non in concomitanza con la sentenza di un’altra occupazione (La Chimica). Anche se le motivazioni di quella sentenza mi fanno sorridere e immagino il muso di Tosi e Altamura quando le hanno lette.
La mia tempistica è con la chiusura del Metropolis che è stato la mia tana fino alle denunce-ordinanze-multe che mi hanno costretto nei fatti a chiudere (temporaneamente).
Tu, Tosi mi chiudi uno spazio sociale completamente legale, in affitto. Io, non avendo alternative, prendo casa occupandone un altro.
Tu, Tosi, applicando norme da locale pubblico ad un’associazione, cerchi di liberarti di una realtà che ti dà fastidio. Io, siccome penso che i diritti siano più importanti della “legalità”, mi trovo un’altra casa.
E dato che con la legalità, anche in Consiglio comunale del 24 giugno, tutti voi consiglieri (di destra e di sinistra), assessori e compagnia, vi siete lavati la bocca, proprio voi dovreste ricordare sempre che a capo del vostro Consiglio avete un sindaco condannato per razzismo.
Io ho solo una denuncia che, alla peggio, potrà tradursi, visto i precedenti, o in assoluzione o in una microcondanna con attenuanti tipo l’alto valore sociale che mi ha mosso.
Sempre sul Meropolis non posso non far notare a tutti il comportamento del Sindaco: due pesi, due misure.
Mentre con i bar rumorosi del centro, tipo piazza Erbe, tratti e li lasci aperti, con tanto di suv che parcheggiano ovunque, con il Metropolis, che non è un’attività commerciale e probabilmente non è frequentato dai tuoi amici con suv, non prendi neppure in considerazione la possibilità di discutere prima di inviare denunce-ordinanze-multe. E stai facendo la stessa cosa con altri circoli come il mio. Ripeto: due pesi, due misure. Prendo atto e vado avanti.

2. I cittadini che prendono parola contro l’orso
Questa è bella. Nei palazzoni su Corso Venezia, stradone infernale super trafficato, puzzolente e rumoroso, a leggere L’Arena, ci sarebbe stata una sollevazione contro di me.
Per la musica continua che si sentirebbe tutta la notte e, addirittura, per danneggiamenti che ci sarebbero stati nelle mie vicinanze (motorino, totem dell’agenzia immobiliare bruciato, bottiglie rotte e sedie di plastica distrutte nel vicino parco giochi condominiale).
Sulla musica. C’è stato un solo sabato in cui la musica forse è stata un po’ eccessiva. Ma poi, accortomi del comportamento poco rispettoso, ho subito corretto il tiro. Ho addirittura invitato i vicini da me, per far visitare lo spazio, per coinvolgerli. E qualcuno è pure arrivato, anche con bambino in braccio, per conoscermi e bere una birra assieme.
Sui danneggiamenti. È no, qui proprio non ci sto. Sono un orso, non un coglione. Se qualcosa è stato danneggiato nessuno lo può imputare a me. Ce ne sono di danneggiamenti nelle vostre città, cosa volete dire, che ci sono orsi un po’ ovunque? No, a DI.N.O. quel che è di DI.N.O., sono un orso costruttore e pulitore. Avete sbagliato bersagio! Se danneggiamenti ci sono stati, mi vien da pensare che qualcuno abbia montato una provocazione…
Ancora sui cittadini.
Tu, Tosi, sei pronto ad accogliere ed ascoltare un po’ di cittadini incazzati per dei giovani che fanno attività sociali e culturali. Magari in qualche caso un po’ rumorosi, ma, con un’attitudine positiva. Ragazzi che fanno per la collettività, gratuitamente. Giovani che rappresentano un futuro diverso per questo paese, perché sono impegnati a rendere un po’ meno precaria la loro esistenza (altro che bamboccioni) e perché si muovono per risvegliare culturalmente questa città dal torpore dei reality show.
Ma quando si tratta di accogliere le proteste e le proposte di comitati, questi sì composti da molti cittadini, come quello contro il Traforo, lì c’è subito il tuoi NO. Arrivi persino a negare la possibilità che i cittadini si esprimano su questo con un referendum. Complimenti. Credo che tutti capiscano l’idea di democrazia che tu hai in testa. Aggiungo che, da orso, sono completamente a fianco del Comitato contro il Traforo. Loro si battono per difendere l’ambiente in cui solitamente vivo, mentre tu e la tua cricca, amate riempire gli spazi verdi di cemento e asfalto.

3. L’orso prende parola a fianco dei cittadini
Ai cittadini, che immagino pochi, che si sono effettivamente espressi contro di me, dico alcune cose.
Vi arrabbiate contro di me per un po’ di musica. Quando fino a prima del mio arrivo, sotto le vostre finestre c’erano immondizie, topi, siringhe.
Vi arrabbiate contro di me perché non rispecchio i canoni del giovane veronese, che va allo stadio, al fine settimana si spacca di spritz, e magari ripulisce la città da diversi di vario tipo (immigrati, barboni, ecc.). Ma quando verrò sgomberato qui, sotto le vostre finestre, sotto i vostri balconi cosa nascerà? Forse un Centro commerciale, con il suo carico di aumento di traffico, inquinamento, rumore, intasamento… Ma per voi sarà comunque meglio di me, vero?

Il modo di operare di questa giunta è da regime. Non ci sono dubbi. Tosi agisce manu militari e non c’è nessuno che osi contraddire il Capo.
Succede così che quando sembra che qualcuno, in Consiglio comunale, sia disponibile ad ascoltare (il consigliere Mario Rossi, UdC, e sul silenzio totale della “sinistra” istituzionale è meglio stendere un silenzio pietoso) subito si alzano voci indignate.
Di chi sono queste voci?
La prima, del Comandante delle guardie (vigili), Altamura. Il quale pone il veto alla trattativa con me, perché sarei un violento.
Ad Altamura rispondo così: caro Comandante, io sono un orso, la violenza non so cosa sia. Posso immaginare che per te i miei comportamenti non sembrino gentili, ma io non ho mai fatto cose come quelle che le tue guardie hanno fatto a questo homeless. Questo filmato ha fatto il giro dell’Italia. Questo filmato l’ho fatto io. Capisco bene perché ce l’hai con me.

La seconda, del Presidente del Consiglio Comunale di Verona, Fratta Pasini. Anche lui pone il veto, perché, dice, per trattare con me devo prima uscire dall’illegalità dell’occupazione.
Caro Presidente, voi tutti, politici di ogni colore, parlate, discutete, prendete accordi con persone che non solo sono inquisite, ma anche condannate per illegalità vere, non per aver occupato uno spazio abbandonato e per averlo pulito e reso culturalmente e socialmente produttivo. Ancora, tra voi ci sono inquisiti e condannati. Corruzione, peculato, falsa testimonianza, falso in bilancio, mafia…ah già, razzismo (il tuo Sindaco). Ma voi non discutete con me perché ho occupato illegalmente.
Bella morale la tua, sig. Fratta Pasini.

Per questo ho occupato ancora una volta il Consiglio comunale. E ancora una volta, con le vostre guardie (nere, blu e di altri colori), avete dimostrato incapacità e inettitudine politica.

Ma la vostra, questa sì violenza, non può fermarmi.
Io, DI.N.O., non sono un luogo.

Decoro, parte tre

Questo posto è pieno di topi. Non ho niente contro i topi.
Anche loro vivono come me. Dove possono e come possono.
Se sono costretti, si adattano a vivere tra lo sporco e ci ricavano gli scarti dell’uomo come cibo. Ma non è un bel vivere. Se potessero si nutrirebbero di cose sane. Se potessero si costruirebbero tane non infette.

decorodecoro1

decoro2decoro3

Continuo la mia attività per il decoro.
Questa parola che oggi umani pericolosi usano a sproposito.
Il decoro, per me, non è un posto abbandonato in cui si scacciano più o meno regolarmente esseri senza tana. Questo modo di fare è sopraffazione e non mi appartiene.
Decoroso è uno spazio pulito, dove non rischi di prenderti un’infezione.
Decoroso è uno spazio abbandonato e restituito a tutt* come bene comune.

decoro4decoro5

decoro6decoro8

I miei vicini possono venire quando vogliono. Perché questa casa non è la “mia” casa.
Per rompere un po’ gli imbarazzi, intanto il primo passo lo faccio io.
Venite tutt*, domenica 20 giugno potete verificare di persona/animale quanto bello è questo spazio e quante cose si potranno organizzare.
Potete pranzare con me. E poi ci possiamo anche guardare su grande schermo la partita dei Mondiali Italia-Nuova Zelanda.

dino incontra il quartiere

Good vibes – Verona libera

DI.N.O. incontra il quartiere

Dino è un orso, che come tutti gli animali (ad eccezione dell’uomo) vive soddisfando bisogni semplici. Senza disturbare nessuno e in armonia con il proprio ambiente. Cambia costume se questi due aspetti vengono modificati. Allora può diventare aggressivo e se non trova naturalmente il cibo se lo va a prendere anche dove non dovrebbe.
Ma è solo un orso. Anche queste cose non le fa per schiacciare gli altri (animali o umani che siano).

DI.N.O. è un collettivo di ragazze e ragazzi. Giovani che gestivano insieme uno spazio in Veronetta che si chiama Metropolis.
Lì facevano attività sociale, come il doposcuola per bambini e bambine, corsi di italiano per migranti, si occupavano, sempre nel loro tempo libero, di diritto all’abitare. E poi, per divertirsi, ma anche per poter pagare gli affitti e le spese, facevano musica live e proponevano cibi e bevande.

Tosi e i suoi vigili, hanno, con processi, ordinanze e multe, praticamente chiuso il Metropolis.

Ecco perché DI.N.O. è sceso dalla Lessinia in città.
Qui, nell’ex concessionaria di Corso Venezia, vicino alle vostre case.
È qui non per dare fastidio a voi. Tutt’altro!
Semmai è qui per proporre anche a voi un luogo liberato, questa volta veramente, dal degrado e dalla sporcizia.
Un luogo dove, insieme a chi lo vorrà, fare attività utili a tutte e tutti. È uno spazio così grande e così diversificato in cui si possono progettare aule per proiezioni, palestra, laboratorio di computer (hardware e software), corsi di italiano e… molto molto altro.
Non solo concerti, quindi. Ci teniamo a farvelo sapere, anche se è proprio da questi che abbiamo iniziato. Lo abbiamo fatto perché è la cosa più semplice da realizzare. Tutto lì.
Ci siamo anche già resi conto che, trovandoci a fianco delle vostre case, dovremo fare più attenzione. Controllare i volumi e cercare di insonorizzare. Limitare la musica ad un orario che non vada oltre la mezzanotte e così via.

Ma per poter essere dentro il quartiere di Borgo Trieste con più naturalezza, vi invitiamo a telefonare (Zeno, 3481421134) o a venire direttamente qui per dirci ciò che può avervi recato disturbo.
È un modo per permetterci di conoscere le vostre esigenze.
Ma non solo, telefono o visita, le potete anche fare per proporvi o proporci attività che in questo spazio vi piacerebbe venissero realizzate.

Intanto, per conoscerci, DI.N.O. vi invita, tutte e tutti

DOMENICA 20 GIUGNO, DALLE ORE 12.00

Per un
pranzo insieme e per vedere la partita dei mondiali ITALIA-NUOVA ZELANDA su schermo grande.

Scarica e diffondi nel quartiere il volantino:

dino e il quartiere