Cologna Veneta. Capita che lavoratrici migranti entrino in sciopero…

Questa vicenda racconta che cos’è il Nordest. Chiaramente, almeno, quanto potrebbe farlo il racconto della penetrazione della camorra al Nord. Nordest dell’efficienza e dell’imprenditorialità autonoma. Nordest del lavoro schiavile e delle nuove servitù.

Donne, marocchine e in nero. Quale altro reagente può far emergere con più nitida chiarezza cosa è il lavoro precario, oggi, in Italia?

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Brescia. Sotto e sopra la gru, il giorno dopo le cariche: la lotta prosegue senza sosta

Il giorno dopo il tentativo di sgombero violento del presidio in solidarietà ai migranti sopra la gru, dopo le cariche e dopo i fermi e gli arresti:

Ore 14:50: Arresti domiciliari per Fabio fino al processo per direttisima la prossima settimana. Per Singh processo rinviato al 29 novembre. Obbligo di firma per Mahmud e un altro fratello egiziano con processo rinviato a data da destinarsi. Attesa per la sorte di Diego e dell’altro fratello immigrato Continue reading “Brescia. Sotto e sopra la gru, il giorno dopo le cariche: la lotta prosegue senza sosta”

Dal Veneto all’Emilia Romagna: sabato 6 nov tutt* a Brescia

Abbiamo la forza? Si!

Quanto sta accadendo a Brescia pone finalmente in maniera forte e chiara una domanda di uguaglianza e di visibilità per le persone che stanno partecipando alla costruzione e alla ricchezza di questo Paese, che vengono sfruttati nei cantieri edili, negli alberghi, nelle industrie, nell’agricoltura e sono stati truffati dalla sanatoria del settembre 2009.

La giornata del 30 ottobre 2010 indica una strada, quella della ribellione e produzione del comune contro chi cerca di controllare con la violenza del comando, del razzismo, della disuguaglianza sociale e della guerra fra poveri questa crisi economica. La giornata del 30 ottobre a Brescia ci dice che possiamo provare a cambiare questa condizione di invisibilità e schiavitù per guadagnare la parità di diritti sociali e civili proprio partendo dalla devastazione che la crisi sta producendo e che colpisce tante soggettività.

Siamo vicini e ci sentiamo uniti ai fratelli e alle sorelle che a Brescia stanno manifestando la loro, che è anche nostra, contrarietà a questa regolarizzazione/truffa, a questa legge sull’immigrazione, strumenti di disciplinamento della mobilità dei corpi e delle migrazioni, funzionali solo a mantenere l’irregolarità permanete dei nuovi schiavi, a far crescere la criminalità organizzata e a valorizzare il razzismo come elemento “etico” e strutturale del nostro paese. Per queste ragioni saremo a Brescia sabato 6 novembre e a Bologna sabato 13 novembre per partecipare alla manifestazione regionale “Agire contro il razzismo per i diritti di tutti”.

Sabato 6 novembre, TUTTI A BRESCIA
Sabato 13 novembre, TUTTI A BOLOGNA

SIAMO TUTTI SU QUELLA GRU! Siamo con voi, uniti contro la crisi!
Regolarizzazione permanente x tutti e tutte!

Ass. Città migrante – Reggio Emilia
Riminesi globali contro il razzismo – Rimini
Ass. Ya Basta! – Bologna
Ass. Razzismo Stop – Padova
Ass. Difesa Lavoratori – Padova
Ass. Difesa Lavoratori – Treviso
Ass. Difesa Lavoratori – Verona
Cittadinanza Globale – Verona
Rete tutti i diritti umani per tutti – Venezia

Da: meltingpot

Verona. I migranti sono già qui. La truffa dei permessi di soggiorno

1-La truffa esercitata sul rilascio dei permessi di soggiorno – falsi contratti di lavoro, false aperture di pratiche, false garanzie di rilascio in cambio di soldi veri – è solo una parte della truffa quotidianamente esercitata sulla pelle dei migranti. Una truffa ben più grave è quella che si produce con un discorso pubblico, sapientemente alimentato da giornali e politici cui l’inchiesta evidentemente ripugna, pervicacemente attestato sull’idea che i flussi di lavoro migrante si possano ordinare, programmare, accendere e spegnere a comando. Continue reading “Verona. I migranti sono già qui. La truffa dei permessi di soggiorno”

Verona. On the move! I migranti si ribellano

Nel giorno in cui una parte del PD intraprende una comica battaglia di modernizzazione in tema di immigrazione con i paleoleghisti proponendo ingressi programmati e selettivi e rifiutando il dato di semplice constatazione che i migranti, i clandestini, sono già qui, i truffati dell’ultima sanatoria si prendono la città.

Precari, lavoratori in nero, ricattati dai ritardi del rinnovo del permesso di soggiorno, tutti sfruttati e truffati dai mediatori che sulla sanatoria hanno speculato vendendo finti contratti di lavoro e false pratiche di regolarizzazione (tra di essi, vale la pena di ricordarlo, amministratori della Lega e sindacalisti gialli dell’UGL) si sono dati appuntamento in tribunale a Verona per presentare tutti assieme le proprie denunce penali. Pakistani, margrebini, indiani, nigeriani e nuovi cittadini di altre comunità hanno rivendicato il permesso di soggiorno provvisorio che loro spetta, essendo parte lesa nelle truffe quotidianamente esercitate in tema di diritti di cittadinanza.

E soprattutto, si sono presi le vie del centro storico con un corteo non autorizzato che ha bloccato il traffico (sotto la scalinata del comune del sindaco Tosi) all’interno della città, tra le mura di chi il lavoro nero sfrutta ma non ne vuole vedere voci e corpi.move

Più di un centinaio di lavoratori, nel giorno dello sciopero del sindacalismo di base, ha inteso in questo modo riappropriarsi di un protagonismo sociale e politico troppo spesso invisibilizzato dalle retoriche della sicurezza e dal sedicente realismo della politica ufficiale.

Il presidio dei migranti di Cittadinanza globale, appoggiato da USB-ADL, si è sciolto solo dopo che il Questore e il Procuratore si sono resi disponibili ad una mediazione.
Ma si riconvocano in Assemblea Permanente a partire dai primi giorni della prossima settimana.

Cittadinanza Globale

Verona. Dopo il presidio di sabato i migranti ritornano a reclamare diritti

Sabato 2 ottobre, dalle ore 11 si è tenuto il presidio indetto da Cittadinanza globale davanti alla Prefettura.
Una settantina di migranti di diverse nazionalità e provenienza ha imposto al Prefetto che una decina di loro rappresentanti fossero ricevuti.
In ballo, il rilascio dei permessi di soggiorno per uomini e donne che sono stati truffati da mediatori che, dopo averli rapinati, hanno rilasciato loro falsi permessi.
Tra costoro, un consigliere comunale della Lega Nord e un sindacalista dell’UGL.
Il presidio si è riconvocato in assemblea per mercoledì prossimo per raccogliere altre denunce e per programmare le iniziative future di lotta.

Cittadinanza Globale – Verona

Fonte: L’Arena – 03/10/2010
Migranti raggirati e sanatoria. Ma la Prefettura non ci sente
I “nuovi veronesi” chiedono di essere regolarizzati dopo essere stati ingannati. Protesta in Piazza Dante. Bennamar pronto allo sciopero della fame

Tanta delusione ieri in piazza Dante per i migranti che lavorano in nero e chiedono di potere essere regolarizzati. Il vice prefetto Mattia Gerardino, non ha accettato l’eventualità di aprire un tavolo di confronto con la Procura e la Questura per concedere un permesso di «attesa di occupazione» a quanti si sono visti respingere la domanda per la sanatoria.
Come annunciato nei giorni scorsi da Cittadinanza globale, l’associazione che tutela i diritti dei «nuovi veronesi», ha indetto una manifestazione davanti alla Prefettura per chiedere un incontro con la rappresentante dello Stato, Perla Stancari, affinché venisse avviato per l’appunto un tavolo di confronto tra prefettura, questura e procura, al fine di concedere un permesso di «attesa di occupazione» a tutti quei lavoratori che hanno presentato la domanda di sanatoria ma se la sono vista rifiutare. Il 70% di loro per inoltrarla si sono appoggiati ad associazioni criminali che hanno lucrato sulla loro precarietà facendosi pagare anche 3.000 euro. Anche semplici cittadini privi di scrupoli hanno giocato con la loro buona fede.
Le domande di regolarizzazione arrivate in questura sono state 5.400, respinte 800, ed è per queste ultime che Cittadinanza Globale si è attivata. Kahled Bennamar, rappresentante dell’associazione che tutela i diritti dei migranti, non si da per vinto e ha annunciato uno sciopero della fame. Un diniego inaspettato quello del rappresentante della Prefettura che ha detta della delegazione ha considerato la vicenda come un problema amministrativo e quindi da seguire per vie diverse. Una diversa risposta quindi da quella del 2003 data dal prefetto Italia Fortunati che portò ad aprire un tavolo di confronto e all’apertura di un’indagine da parte della Procura del Tribunale per lo sfruttamento che la sanatoria comportò ad opera di attività criminose. I migranti che non rientrano nella sanatoria si incontreranno mercoledì a Porta Vescovo per discutere e cercare possibili soluzioni. Una è già al vaglio e riguarda la richiesta di intervento da parte del questore Vincenzo Stingone. Le 800 pratiche respinte sono di badanti, colf, muratori, commessi che quotidianamente lavorano in nero e che per essere regolarizzati non hanno esitato a pagare. Le denunce raccolte dall’avvocato Claudia Pedrini, anche lei era ieri in piazza Dante al fianco di Roberto Malesani, legale di Cittadinanza Globale, sono un centinaio. A dare sostegno ai migranti in piazza c’era anche Giorgio Gabanizza, di Sinistra Ecologica Libertà Verona, che ha ricordato ai manifestanti che «le leggi dello Stato affermano che chi ha un lavoro e una casa ha il diritto di restare, non dicono che chi è stato sfruttato e truffato deve andarsene».

Verona, sab 2 ott: migranti in piazza per i diritti

A Verona le lentezze riguardo al rilascio dei permessi di soggiorno relativi alla sanatoria 2009 si incrocia con la truffa nella quale molti migranti sono incorsi per aver pagato pratiche di regolarizzazione inesistenti. Nella truffa sono coinvolti sindacalisti gialli e politici della lega.

Cittadinanza globale, la sigla di autorganizzazione dei migranti di Verona e Provincia, chiama i migranti ad un Presidio sotto la Prefettura, in Piazza dei Signori,

SABATO 2 OTTOBRE dalle ore 11

Inizia un nuovo percorso di autorganizzazione dal basso.
Oltre le lotte contro la precarietà e le iniziative nella crisi organizzate come USB, riprendono nuovi percorsi di cittadinanza.
Per la libertà di movimento e il diritto di restare.

Report da Rovigo, Zelo, Ceneselli – No C.I.E. nè qui nè altrove

Sabato 24 settembre 2010 – Clandestino Day a Rovigo per dire No a tutti i C.I.E.

I veronesi del lab. soc. DI.N.O. arrivano a Rovigo. Il presidio è già in corso in piazza Matteotti, dove si succedono gli interventi.


In manifestazione verso piazza d’Armi, da dove deve partire il corteo d’auto verso Zelo-Ceneselli.

Il corteo d’auto è partito. Tanta polizia, forse perché si aspettavano un saluto a Maroni in quel momento sgradito ospite di Rovigo. C’è talmente tanta polizia che ci aiuta nell’intento di creare un bel blocco stradale!


Da Verona a Rovigo: no C.I.E. – clandestino day

Da Verona a Rovigo: No a tutti i C.I.E.
Nè qui nè altrove

Da Verona: partenza alle ore 16.00 dal metropolis
via Nicola Mazza 63/A

Questo il programma per il Clandestino Day a Rovigo:
ore 17.00
sit in in piazza Matteotti a Rovigo
“No a tutti i Cie”, interventi delle associazioni del coordinamento No Cie del Polesine, con delegazioni da altre province del Veneto.

ore 18.00
corteo in centro verso piazza D’armi
partenza per Zelo-Ceneselli in auto

ore 21.00
sala consiliare di Ceneselli, “Apriti Cie”, incontro-dibattito
con Nicola Grigion (Progetto Melting Pot Europa), Andrea Bellavite (giornalista), don  Albino Bizzotto (Beati costruttori di pace), Livio Ferrari (garante dei detenuti).
Modera Nicola Chiarini, giornalista