Ancora libero.
Mi sposto veloce ma senza affanno.
Sparisco e ritorno sui miei passi.
Rientro in quella casa in cui sono già stato, che è mia come è di tutt*.
Pronto però a sparire di nuovo nel momento in cui arrivassero le guardie per prendermi, mettermi in gabbia e deportarmi.
“Non potete essere felici se camminate con la legge
sulla mia faccia”.
La mia tana va ancora pulita.
Quelli che amano tanto il decoro e la sicurezza, infatti, dopo averla richiusa, non l’hanno fatto.
Per me, decoro e sicurezza sono solo dignità e giustizia.
Tutto pronto. Adesso viene il bello.
Queste sere, questi giorni devono vibrare positivo.
Perché restare libero non può essere una fatica.